Impressioni di un turista: il Duomo di Firenze e il Battistero di San Giovanni


La Porta del Paradiso di Ghiberti
Entrando in piazza del Duomo da via dei Calzaiuoli l'impatto visivo che offre Santa Maria del Fiore è molto forte: un trionfo di marmi rosa, verdi e bianchi che inneggiano alla grandezza dell'architettura, un'esplosione di colori, di rilievi e di sculture che invade una piccola piazza già riempita dal Battistero di San Giovanni


Le porte del Battistero sono un compendio di due secoli di storia dell'arte: la più antica, la porta Sud, risale al 1330 ed è opera di Andrea Pisano, che la decorò con storie della vita di Giovanni Battista e con le personificazioni delle Virtù. 

Nel 1401 fu indetto un concorso per le altre due porte, vinto da Lorenzo Ghiberti contro Filippo Brunelleschi. La porta Nord presenta episodi della vita di Cristo, scolpiti in formelle come sulla porta di Pisano. Ma il lavoro non fu completato prima di 25 anni, ed era chiaro che ormai l'arte era cambiata. Per la terza porta si adottò uno stile più moderno, con lastre rettangolari al posto delle formelle, che raccontano gli episodi dell'Antico Testamento. La porta fu posizionata davanti la facciata del Duomo e prese il nome di Porta del Paradiso.

Accanto al Duomo si trova il campanile di Giotto, a pianta quadrata, decorato con formelle di Andrea Pisano che raffigurano le arti e i mestieri. Ammiriamo la maestosa cupola di Brunelleschi, con i caratteristici costoni di marmo bianco, di forma ovale a causa della grandezza del perimetro. In realtà, quella che si vede all'esterno è solo una cupola di carattere estetico e simbolico, la struttura portante è stata affidata ad una cupola sottostante, proprio a causa dell'enormità delle dimensioni.