Una volta residenza estiva della Roma che conta, l'antica Baia è oggi sommersa nel Golfo di Pozzuoli, a seguito del bradisismo dei Campi Flegrei. Visitare il parco sommerso vuol dire vivere una delle avventure più suggestive che il turismo archeologico italiano può offrire.
Protetta dalle acque del mare, la città rimase intatta e inesplorata almeno fino agli anni '60, quando alcuni sommozzatori notarono due statue che fuoriuscivano dalla sabbia del fondale marino: si trattava delle statue di Ulisse e di un suo compagno, Baio, ritratti nel momento in cui porgevano un bicchiere di vino a Polifemo, per farlo ubriacare e accecarlo.
Il fondale restituì anche i resti di altre ville e i loro tesori, come un mosaico pavimentale a piastrelle bianche e nere, un tratto di tessuto urbano con abitazioni private e taverne e la Via Herculea che attraversava la città, oggi accarezzata dagli abitanti del mare.