Cosa c’entra la nascita di Gesù con il solstizio d’inverno?

Affresco con la nascita di Gesù, Roma, Catacombe di Priscilla (Fonte: Wikimedia Commons)



I primi cristiani non celebravano la nascita di Gesù in una data precisa, perché prediligevano i festeggiamenti della Pasqua. Solo intorno al III secolo si propose di festeggiare il Natale il 25 dicembre. Perché si scelse questa data? Il 25 dicembre, in quell’epoca, cadeva il solstizio d’inverno. E a Roma proprio in quei giorni si celebravano ben due festività, i Saturnalia e la festa del Sol Invictus.


Nel periodo che va dal 17 al 23 dicembre si celebrava l’antichissima festa dedicata a Saturno, protettore dell’agricoltura. Gli antichi romani compivano riti propiziatori in onore del dio, che così si sarebbe mostrato benevolo e avrebbe donato, in primavera, ricchi raccolti. In questi giorni di festa, i ruoli di schiavi e padroni si invertivano, e i servi potevano comportarsi come uomini liberi. C’era anche l’abitudine di scambiarsi piccoli regali.

Nel tardo impero, nel II secolo, si attestò il culto del Sole, proveniente dall’Oriente e fortemente voluto dagli imperatori Eliogabalo prima e Aureliano poi.
Aureliano istituì le feste in onore del Sol Invictus proprio in coda alle antiche feste dei Saturnalia, in modo da dare un grande risalto al nuovo culto. Il Dies Natalis Solis Invictus (“giorno della nascita del Sole mai sconfitto”) celebrava il solstizio d’inverno, un evento più che mai ricco di significato.

Rilievo con Sol Invictus, Roma, Museo Nazionale Romano (Fonte: Wikimedia Commons)

Il solstizio d’inverno è infatti il giorno più corto dell’anno, ma da questo momento in poi le giornate iniziano piano piano a diventare sempre più lunghe. Metaforicamente, il giorno che segue il solstizio d’inverno rappresenta la rinascita della vita. Questa suggestiva idea non poteva non colpire anche i cristiani, che iniziarono a festeggiare la nascita di Gesù il 25 dicembre.

Mosaico del III secolo con Cristo come Sol Invictus o Elio sul carro, Grotte Vaticane (Fonte: Wikimedia Commons)

La corrispondenza del Natale cristiano con il Dies Natalis Solis Invictus ha fatto a lungo pensare che il Cristianesimo sia stato influenzato dal culto solare o dal mitraismo, un culto di origine ellenistica-orientale molto diffuso a Roma.
Questa convinzione è poi stata accentuata dal fatto che i primi cristiani, non potendo esporre chiaramente il proprio credo a causa delle persecuzioni, in molte rappresentazioni antiche abbiano adottato per la figura di Cristo un’iconografia che ha alcune cose in comune con quella del Sole, come la corona di raggi solari, diventata poi la classica aureola.