Baracca e burattini


Un sipario si apre, svela una piccola scenografia con un palazzotto ottocentesco e il Vesuvio sullo sfondo. E' il loro momento: tra gli sguardi trasognanti degli spettatori, ecco che piccoli attori di pezza prendono vita. 
Ma da dove arriva la tradizione del teatrino dei burattini?

Nel 1800 era facilissimo incontrare burattinai che nelle piazze italiane inscenavano le loro commedie, ma la loro prima diffusione risale addirittura al XVII secolo, quando il teatro "di figura" iniziò a diffondersi e nacquero le prime famiglie di burattinai.
I burattini più diffusi prendono le mosse dal teatro dell'arte popolare: troviamo le tipiche maschere carnevalesche come Arlecchino, Colombina, Pantalone e Pulcinella, tipica maschera napoletana che ebbe un successo così grande da riuscire a slegarsi dallo stereotipo del servo per diventare un personaggio irriverente e buffo, protagonista indiscusso del teatro di figura italiano.
La Sicilia è invece la patria dei famosissimi Pupi, ovvero marionette (non burattini! Le marionette sono mosse da fili) che narrano le gesta di Carlo Magno e dei paladini del ciclo Carolingio.
Oggi non è più così facile imbattersi in uno spettacolo di burattini per le strade, ma si possono ancora trovare in occasione di feste patronali e popolari, soprattutto nelle regioni meridionali.
Se invece volete conoscere un po' di più della storia del teatro di figura, a Parma esiste un intero castello ad essi dedicato! Nel Castello dei Burattini potrete fare la conoscenza dei vostri beniamini del giorno di festa, ammirare scenografie e locandine e, forse, scoprire qualche segreto del mestiere affatto semplice del burattinaio.